Ph., G.AdC ÉCRIRE L’EXIL Je veux écrire l’exil l’asile introuvable des mots ils tremblent sous la langue le petit rouge-gorge est mort happé par le monde hostile exil hors de sa branche le bleu du ciel échappe il ne retient pas la peur le souffle d’air passe il filtre entre les pas le temps recule quels mots pour dire la détresse quels mots pour dire l’abandon quels gestes pour dire l’indicible que nul ne veut ni voir ni entendre quels mots pour qu’émerge la plainte des exilés jetés hors les murs poussés vers quel ailleurs toujours plus mensonger le mirage miroir de mille malédictions quels mots pour crier l’amertume les corps broyés quels gestes inventer pour que s’ouvrent les portes pour que les bras accueillent pour que s’éclairent les visages et que les mains se tendent quels regards pour que se tisse enfin le fil entre les hommes. Angèle Paoli, in anthologie Sidérer le silence, Poésie en exil, Cinquante poètes d’ici et d’ailleurs. Anthologie dirigée par Laurent Grison. Éditions Henry, collection Les Écrits du Nord, 2018. SCRIVERE L’ESILIO Voglio scrivere l’esilio l’asilo introvabile delle parole che tremano sotto la lingua è morto il piccolo pettirosso ingoiato dal mondo ostile esilio fuori del suo ramo scappa il blu del cielo non ritiene la paura passa il soffio d’aria filtra tra i passi indietreggia il tempo quali parole per dire l’angoscia quali per dire l’abbandono quali i gesti per dire l’indicibile che nessuno vuole né vedere né sentire quali parole per fare sì ch’emerga il lamento degli esiliati gettati via fuori le mura spinti verso quale altrove sempre più falso miraggio specchio di mille maledizioni quali parole per gridare l’amarezza i corpi frantumati quali gesti inventare perché si aprano le porte perché accolgano le braccia perché si illuminino i visi e che si porgano le mani quali sguardi perché si tessa il filo tra gli uomini. Angèle Paoli, in Traduzionetradizione, Quaderni internazionali di traduzione poetica e letteraria diretti da Claudia Azzola, Quaderno plurilingue n° 17, 2020, pp. 8, 9. Traduction en italien de Francesca Maffioli*. ________________________ * Francesca Maffioli è nata a Lovere (Bergamo) e vive tra Milano e Parigi. Nel 2017 ha completato il dottorato in Studi di genere all’Università di Parigi 8 e in Storia della lingua e letteratura italiana all’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulla poeta Amelia Rosselli. Nel 2018, ha ottenuto il titolo di Maître de conférence en langue et littérature italienne. Fino al 2019 a fatto parte del direttivo della Società Italiana delle Letterate (SIL). Dal 2016, scrive su il Manifesto. Scrive anche sul blog Erbacce e sulla rivista Leggendaria per la rubrica « Canto e Contracanto ». Tra le pubblicazioni del 2019 figurano : Figurations mélancoliques : un regard sur Variazioni bellichein Catherine Flepp et Nadia Mékouar-Hertzberg (éds.) ; Histoires de folles. Raison et déraison, liaison et déliaison, Orbis Tertius ; Temporalità fluida, in Giuliana Misserville, Monica Luongo (éds.) ; Il tempo breve : narrative e visioni, Iacobelli editore (2019) ; Amelia Rosselli e l’écriture féminine in Altre Modernità, Rivista di studi letterari e coloniali, Università degli studi di Milano ; Disrespected Literatures : Histoiries and Reversal of Linguistic Oppression, n° 22/2019. Sofistiche in Bayer contro Aspirina. Erbacce, L’umorismo che resiste ai diserbanti, Derive e Approdi, 2020. Eva e Famiglia in Abbecedario Ceresa. Per un dizionario della differenza, in Laura Fortini, Alessandra Pigliaru (eds.), Nottetempo, 2020. |
■ Voir aussi ▼ → le site de la revue Traduzionetradizione |
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