choisie par Joëlle Gardes
[STA SOLO FERMO NELLA TOSSE] Sta solo fermo nella tosse. Un po’ prende le mani e le mette sul comodino per bere il bicchiere di acqua comprata, come tanti prati guardati senza dire niente, tante cose fatte in tutti i giorni. Intorno ha una cassettiera con lo specchio, due sedie scure, un armadio, l’incandescenza minuscola di una stufa. Dei centrini, la stampa di una natività con il rametto di ulivo, un taccuino, dei pantaloni, delle cose sue. Davanti il cielo che è venuto insieme a lui, gli alberi che sono venuti insieme a lui. Forse una ghiaia di giochi e dei morti, che sono silenzio, un solo grande silenzio, un silenzio di tutto. A volte l’acqua del Cornappo era una saliva più molle, un respiro che scivolava sui sassi. A volte tutto era l’uccellino del freddo disegnato sul libro di lettura vicino a una poesia scritta in grande da imparare a memoria. A volte niente, venire di qua a prendere il pezzo di cioccolato e la tosse, quella maniera della luce di far tremare le cose, gli andirivieni, il pavimento stordito dallo stare male. Mario Benedetti, « Per mio padre », in Umana Gloria, Mondadori, 2004, pp. 27-28.
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MARIO BENEDETTI
→ (sur Une autre poésie italienne) une page sur Mario Benedetti (+ plusieurs poèmes extraits de Pitture nere su carta) → (sur Poesia de Luigia Sorrentino) une page (en italien) sur Tersa morte de Mario Benedetti (+ plusieurs poèmes extraits de Tersa morte) |
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