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LA FIN DU MONDE
son corps léger
Son corps léger
est-il la fin du monde ?
c’est une erreur
c’est un délice glissant
entre mes lèvres
près de la glace
mais l’autre pensait :
ce n’est qu’une colombe qui respire
quoi qu’il en soit
là où je suis
il se passe quelque chose
dans une position délimitée par l’orage
Près de la glace c’est une erreur
là où je suis ce n’est qu’une colombe
mais l’autre pensait :
il se passe quelque chose
dans une position délimitée
glissant entre mes lèvres
est-ce la fin du monde ?
c’est un délice quoi qu’il en soit
son corps léger respire par l’orage
Dans une position délimitée
près de la glace qui respire
son corps léger glissant entre mes lèvres
est-ce la fin du monde ?
mais l’autre pensait : c’est un délice
il se passe quelque chose quoi qu’il en soit
par l’orage ce n’est qu’une colombe
là où je suis c’est une erreur
Est-ce la fin du monde qui respire
son corps léger ? mais l’autre pensait :
là où je suis près de la glace
c’est un délice dans une position délimitée
quoi qu’il en soit c’est une erreur
il se passe quelque chose par l’orage
ce n’est qu’une colombe
glissant entre mes lèvres
Ce n’est qu’une colombe
dans une position délimitée
là où je suis par l’orage
mais l’autre pensait :
qui respire près de la glace
est-ce la fin du monde ?
quoi qu’il en soit c’est un délice
il se passe quelque chose
c’est une erreur
glissant entre mes lèvres
son corps léger
LA FINE DEL MONDO
il suo corpo leggero
Il suo corpo leggero
è la fine del mondo?
è un errore
è una delizia che scivola
tra le mie labbra
vicino al ghiaccio
ma l’altro pensava:
è solo una colomba che respira
comunque sia
là dove sono
accade qualcosa
in una posizione delimitata nel temporale
Vicino al ghiaccio è un errore
là dove sono è solo una colomba
ma l’altro pensava:
accade qualcosa
in una posizione delimitata
che scivola tra le mie labbra
è la fine del mondo?
è una delizia comunque sia
il suo corpo leggero che respira nel temporale
In una posizione delimitata
vicino al ghiaccio che respira
il suo corpo leggero che scivola tra le mie labbra
è la fine del mondo?
ma l’altro pensava: è una delizia
comunque sia accade qualcosa
è solo una colomba nel temporale
là dove sono è un errore
È la fine del mondo che respira
il suo corpo leggero? ma l’altro pensava:
là dove sono vicino al ghiaccio
è una delizia in una posizione delimitata
comunque sia è un errore
accade qualcosa nel temporale
è solo una colomba
che scivola tra le mie labbra
È solo una colomba
in una posizione delimitata
là dove sono nel temporale
ma l’altro pensava:
è la fine del mondo
che respira vicino al ghiaccio?
comunque sia è una delizia
accade qualcosa
è un errore
che scivola tra le mie labbra
il suo corpo leggero
(traduit en italien par Alfredo Riponi)
Ghérasim Luca, « La fin du monde », Paralipomènes, Le Soleil Noir, Paris, 1976 ; José Corti, Paris, 1986, in La Fine del mondo (Poesie 1942-1991), Edizioni Joker, Collana I libri dell’Arca, Novi Ligure (Alessandria), 2012, pp. 56-57-58-59. A cura di Alfredo Riponi. Traduzione di Alfredo Riponi, Rita R. Florit, Giacomo Cerrai.
Mi sembra graziosa e leggera questa poesia, come il disegno di un ricamo che sembra ripetersi ma in realtà si evolve in una specie di volo; o come un brano di jazz che sembra ripetere le stesse note mentre invece avanza incalzante con vigore e grazia verso la chiusura, una chiusura che è/era anche l'inizio del brano.
Grazie per le tue proposte di lettura e sopprattutto per le traduzioni in italiano che ogni tanto aggiungi.
Rédigé par : Angela Siciliano | 18 août 2012 à 11:59
Luca usa gli stessi sintagmi in tutte le strofe. Eppure, nonostante l’artificio, l’effetto è quello di una poesia sempre nuova, in perpetuo divenire. Con un’unica interrogazione che si rincorre da un capo all’altro del testo: “è la fine del mondo?”, e che appare diversa ogni volta che la si legge. Il punto di domanda – la fine del mondo – è quello dell’essere “senza” soggetto, che respira, vicino al ghiaccio, il suo corpo leggero, che scivola tra le mie labbra, è una delizia, è un errore, è solo una colomba, comunque sia, là dove sono, accade qualcosa, in una posizione delimitata nel temporale. Ma l’altro pensava…
(a. r.)
PS: merci Angèle...
Rédigé par : alfredo | 31 août 2012 à 18:05