Era maggio, tremavo l’esplosione
dello zufolo sotto la cerniera…
VII
Era giugno, io spiavo, era la sera
che nascosto portasti una smorfiosa
su da noi : la tua mano scomparsa nelle sete
cercava il nido della capinera.
VIII
Luglio come un garzone neghittoso
abbandonato sopra il muricciuolo,
e io a spiegarti : vedi, che tra noi…
e tu distratto, ilare assiuolo.
IX
Notti d’agosto tra costellazioni
di fanciulli, fiurtivi lungo il lido :
io senza astronomia
ti trovo senza errori, stella mia.
UN ÉTÉ
(VI, VII, VIII, IX)
VI
C’était mai, je tremblais l’explosion
du chalumeau sous la fermeture
VII
C’était juin, j’épiais, c’était le soir
où en cachette tu apportas une charmeuse
chez nous : ta main disparue dans les soies
cherchait le nid de la fauvette.
VIII
Juillet comme un commis indolent
abandonné sur le muret,
et moi qui t’explique : tu vois, nous deux…
et toi distrait, petit-duc radieux.
IX
Nuits d’août parmi les constellations
de garçons, furtifs sur le rivage :
moi sans astronomie
je te trouve sans erreurs, mon étoile.
Sandro Penna, De la gourmandise [poèmes poste restante], édition bilingue, Үpsilon Éditeur, 2009, pp. 22-29. Traduction : Daniele Comberiati/Etienne Dobenesque.
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Sandro Penna et Pier Paolo Pasolini
Ph. © copyright Mario Dondero
LETTRE D'AMELIA ROSSELLI À PIER PAOLO PASOLINI
(À PROPOS DE LA RÉÉDITION DES ÉCRITS DE SANDRO PENNA)
31/10/1968
Lungotevere Sanzio 5
00153- Roma
Caro Pier Paolo,
Ti scrivo riguardo agli scritti di Sandro Penna, che ho conosciuto bene ultimamente, e che come tu saprai, non sta affatto bene credo da parecchio. Anzi ora non può uscire di casa, e addirittura non esce di letto - lo curano per disintossicarlo: e infatti credo che abbia molto abusato di pillole varie e sonniferi, da anni.
Mi ha espresso la sua preoccupazione per il libro « Poesie », che non viene ristampato da Garzanti. Mi ha anche detto che nel passato Citati voleva occuparsi a fondo dei suoi scritti, ma che lui stesso per la sua pigrizia (o angoscia) non l’aiutò minimamente. Vorrebbe una ristampa di « Poesie », senza però dover aggiungere altre poesie, o toglierne alcuna (questo invece era quel che suggeriva Bertolucci). So che il suo contratto è del 1957: Penna crede di ricordare che non vi fosse clausola che si riferisse ad una precisa priorità alle ristampe da parte di Garzanti : comunque non sono riuscita a veder il contratto, e non so, nel caso che invece esista questa priorità, per quanti anni valga (20 anni?) (o dieci?)
Ho suggerito a Mondadori il fare una « opera omnia » delle prose e poesie di Penna. A Penna ciò interesserebbe, ma per ora non vuole, o sopratutto non può, occuparsene. Si tratterebbe di circa 2 volumi.
Ma certo andrebbe chiarito se Garzanti intende o no ristampare « Poesie ». Vorrei proprio pregarti (anche a nome di Penna) di informarti 1) della clausola - se esiste o no sul contratto 2) se Garzanti sì o no vuole ristampare il testo. E’, del resto, obbligato a prendere una decisione. Nel caso che non volesse ristampare il testo tale e quale, ho l’impressione che a Mondadori interesserebbe assai. Anzi penso proprio che miri a questo libro, ma non voglia scrivere a Garzanti chiedendo della situazione contrattuale, proprio perché teme che Garzanti allora si precipiti a infatti ristampare.
Penso che sei tu la persona che meglio può informarsi presso Garzanti (come tu sai io non sono più in buoni rapporti con la sua casa editrice). Quel che conta, trovo, è far si che almeno « Poesie » venga ristampato : fu mal distribuito, ed è ora esaurito - è impossibile trovarne una copia da parecchio tempo.
Quanto ad un eventuale « opera omnia » (l’idea mi sembra molto buona, ma è chiaro che solo Penna può decidere cosa includervi) è da proporsi per più tardi : Penna mi dice ripetutamente che per ora non sta abbastanza bene. Trovo che in ogni caso il ristampare « Poesie » senza chiedere cangiamenti non graditi a Penna, sia necessariamento - e doveroso.
Vorrei eventualmente interessarmi all’« opera omnia », quando Penna si rimetterà. Questo nel senso di aiutarlo nelle cose pratiche, nel prendere contatti ecc. Per me è indifferente con quale editore Penna voglia eventualmente pubblicarla (non lavoro per alcun editore come consulente) : suppongo che a Garzanti non interessi. Nel caso però che anche a Garzanti più tardi una impresa simile possa attrarre io però dovrei « dilequarmi » (per i sopramenzionati « cattivi rapporti »…).
Spero proprio d’aver qualche notizia, oppure che tu possa telefonare a Penna dandogli chiarimenti o buone notizie per « Poesie ».
Il mio nuovo numero di telefonico è : 5813890
ti ringrazio -
con molti auguri
Amelia Rosselli Amelia Rosselli, Lettere a Pasolini 1962-1969, a cura di Stefano Giovannuzzi, Edizioni San Marco dei Giustiniani in Genova, 2008, pp. 57-58-59.
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toute contente, je crois avoir compris l'essentiel de la lettre - ne pas se moquer
Et pour un'estate ce qui m'échappait je l'ai goûté
Rédigé par : brigetoun ou brigitte celerier | 31 mai 2009 à 19:25
Dans le contexte de l'annonce :
Quand parole et fruit se font rubis... je viens de le lire... c'est di tutte le stagioni !
Sauf s'il s'agit d'un chemin de croix!
Rédigé par : Sylvaine du Léman | 01 juin 2009 à 13:19